16/04/2020
BonezziSailing, cantiere noto per i suoi velocissimi Contender, sollecitato dalle richieste di costruire nuovamente barche di legno, ha realizzato questo inverno due Contender unici al mondo: l’intero primo strato dello scafo è in legno di mogano, ma la tecnica è quella dell’infusione! Luca Bonezzi è riuscito a mettere a punto una tecnologia per stendere a secco il foglio di legno lungo tutte le marcate curvature delle linee di carena, e farvi permeare nelle fibre la resina epossidica (autorizzata dalla classe Contender dal 2012).
UN CONTENDER “COME UN VIOLINO”
Il risultato è straordinario, ed è bellissimo. Abbiamo chiesto a Luca Bonezzi direttamente, come sia arrivato a elaborare questa tecnologia: “Certamente la costruzione in legno del passato non poteva essere riprodotta pedissequamente, infatti anni di esperienze nello sviluppo di tecniche relative al composito non potevano essere abbandonate.
La costruzione attuale tramite la tecnica dell’infusione ti permette di stampare le barche in modo molto rispettoso nei confronti dei lavoratori che ne prendono parte: i tessuti vengono infatti posizionati a secco nello stampo, e la resina immessa per depressione solo alla fine senza alcun contatto da parte dell’operatore che non respira e non tocca la resina.
Ovviamente questa tecnica non è applicabile nella costruzione delle barche interamente in legno a triplo strato per la non permeabilità del legno stesso. Anche nella coperta vi sono molte differenze tra la costruzione in pannelli di compensato e vetroresina. La coperta in legno è realizzata mediante l’incollaggio di pannelli finiti che necessitano di una struttura molto complessa per tenerli uniti. Per la prua e per la poppa il problema è presto risolto ma il pozzetto è costituito 7 elementi: due paratie (prua poppa), e 5 pannelli che necessitano di ben 5 strutture trasversali per tenerli uniti in maniera solidale.
La coperta in vetroresina è un pezzo unico e una volta incollata allo scafo diventa un corpo unico come se fosse un tubo, ovviamente vanno previste strutture dove risiedono i massimi sforzi (albero, sartie, strallo, cassa deriva)”.
UN’IDEA MAI APPLICATA PRIMA
“Quindi nasce l’idea di applicare un singolo strato di mogano allo stampo e infondere in un unico step, garantito la totale infusione di resina anche allo strato di finitura. In questo modo si garantisce una rigidezza aggiuntiva. Ho notato, da altri costruttori di altre classi, che la coperta con finitura legno è una pratica consolidata ma mai applicata allo scafo. sono molto orgoglioso del risultato ottenuto, la barca è molto bella e resistente”.
PRESTAZIONI VINCENTI
Il campione danese Søren Dulong Andreasen è il primo ad averla provata ed è entusiasta delle prestazioni. I Contender di Bonezzi Sailing vantano prestazioni eccellenti confermate da velisti di livello internazionale, primo tra tutti il 7 volte campione del mondo Andrea Bonezzi (fratello di Luca). Hanno vinto recentemente il campionato europeo, un mondiale, più campionati italiani e campionati svizzero, francese e tedesco… hanno vinto praticamente tutto e sono costantemente sul podio vertici, occupando l’80% delle prime dieci posizioni.
QUARANT’ANNI DI ESPERIENZA
“Abbiamo costruito il nostro primo Contender nel 1978, acquisendo la licenza costruttori dal 1991 e siamo andati avanti con le barche di legno, fino al 2011. Da quell’anno è nata la Bonezzi Sailing che ha iniziato a fare barche in plastica, con sistema tradizionale e bagnato, dal 2012 ho iniziato a farle in infusione. Produciamo artigianalmente le barche nel nostro cantiere di Riva del Garda, potendo così garantire un controllo totale della produzione ed assicurando un alto grado di personalizzazione: le nostre barche possono infatti avere le finiture più disparate, dalla semplice verniciatura all’impiego di tessuti aluminizzati, al legno”.
PREZZI E NOVITA’
Il prezzo della barca in vtr è di circa 12.000 euro + IVA, la barca con finitura legno costa 2000 euro in più (sempre + IVA). E c’è già una novità in vista… Ci anticipa Luca Bonezzi che “stiamo già pensando, visto il successo di questa idea, di proporre per scopo promozionale la realizzazione di SUP (Stand Up Paddle) con la stessa tecnologia cava con cui facciamo le barche, che sarebbero così leggeressime e ugualmente personalizzabili in legno”
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